Alibaba, una delle società di e-commerce più preziose al mondo, ha annunciato lunedì che rimuoverà le apparecchiature specializzate per il mining di criptovalute dai suoi mercati l’8 ottobre.
Alibaba ha annunciato la sua decisione in risposta all’ultima circolare sulla politica commerciale della Banca popolare cinese e a un editto del 2017, secondo il quale tutte le attività relative al trading di criptovalute erano vietate in Cina. L’avviso, firmato da molti dei principali regolatori finanziari cinesi e pubblicato venerdì, ha messo al bando tutte le faccende legate al trading di criptovalute in tutto il paese.
La società ha anche notato che le leggi e i regolamenti in tutto il mondo sulle criptovalute sono instabili.
Alibaba smetterà di vendere dispositivi in due categorie, Blockchain Miner Accessories e Blockchain Miners. Quindi il gigante continuerà a vendere GPU e altre apparecchiature informatiche, ma non macchine o piattaforme minerarie.
Oltre al divieto di piattaforme minerarie e attrezzature correlate, l’azienda ha anche indicato l’intenzione di vietare l’uso di criptovalute tra cui Bitcoin, Litecoin, BeaoCoin, QuarkCoin ed Ethereum.
Dopo il 15 ottobre, qualsiasi commerciante che vende questi articoli sulle sue piattaforme sarà multato.
A maggio, la Cina ha iniziato una campagna per sopprimere l’estrazione e il commercio di criptovalute dopo una dichiarazione del Consiglio di Stato. Tuttavia, senza un piano politico completo pubblico, è stato principalmente lasciato alle autorità locali e provinciali. Le linee guida del venerdì non lasciano spazio ad ambiguità; tutte le transazioni di criptovaluta sono ora illegali e il mining di criptovalute è espressamente vietato.