Il numero di fotocamere dei moderni smartphone è in costante aumento, così come la risoluzione dei loro sensori. Gli sviluppatori di software non hanno sempre il tempo di stare al passo con questa crescita e alcune restrizioni nel sistema operativo Android per quanto riguarda la registrazione video, legate alle funzionalità di standard già obsoleti, sono ancora in vigore. Il rilascio di Android 11 migliorerà le capacità di ripresa dei nuovi telefoni.
Ad esempio, il limite massimo di registrazione video è stato fissato a 4 GB per gli smartphone Android nel 2014, in conformità con i limiti del file system dei modelli precedenti. Inoltre, la maggior parte dei gadget di quel tempo non era in grado di scattare in risoluzione 4K, intasando la memoria del dispositivo. Con l’avvento di modelli dotati di grande capacità di archiviazione, il problema dell’overflow dello spazio di archiviazione è stato risolto, ma non con le dimensioni del file.
Ora i video che occupano più di 4 GB di spazio su disco vengono suddivisi in video più brevi dal software. Ad esempio, durante la registrazione di video 4K su un Pixel 4 a un bitrate di 48 Mbps, 4 gigabyte saranno sufficienti per circa 12 minuti di ripresa, quindi la fotocamera salverà il filmato e inizierà a girare quello successivo. Nella cartella DICM, di conseguenza, invece di un file di filmato, si trova un’intera sequenza di file.
Questi record possono essere combinati in un unico file, ma ciò richiede l’utilizzo di software di terze parti e alcune conoscenze per usarlo. Tuttavia, la situazione potrebbe presto cambiare. Secondo i partecipanti alla comunità Android Open Source Project (AOSP), Google rimuoverà la restrizione precedentemente stabilita in Android 11. Di conseguenza, la quantità massima di video sarà limitata solo dalla capacità di archiviazione vuota del dispositivo stesso.
Presumibilmente, un nuovo algoritmo apparirà nel rilascio del nuovo sistema operativo mobile, previsto per agosto 2020.
Fonte: xda-developers.com