A giudicare dall’ormai tradizionale frequenza dei rilasci di Apple, l’annuncio di una nuova famiglia di modelli di iPhone è previsto durante la restante metà di quest’anno.
Poco di quella che in origine sarebbe stata una sorpresa è rimasto per quel lancio futuro, poiché le immagini trapelate di un prototipo circolano da giugno. Apple ha identificato il leaker e ha avviato un’azione legale contro di lui.
Le fughe di informazioni sono un evento comune nell’ambiente tecnologico. Tra il contesto commerciale di questi spazi e l’entusiasmo dei più entusiasti, alimentano da anni questa pratica.
Chiaramente, questi eventi rompono il sospetto con cui molti brand proteggono alcuni dettagli dei loro progetti, nell’ambito delle strategie pubblicitarie che vengono messe in atto.
Il 29 giugno un utente del social network Weibo in Cina ha pubblicato una serie di quattro fotografie corrispondenti a prototipi di due varianti dell’iPhone 13 ancora da annunciare. Grazie a questo primato è stato possibile conoscere in anticipo la sua aspetto e in particolare il layout del modulo della fotocamera posteriore.
Il disagio dell’azienda di Cupertino non è rimasto nell’aria. Attraverso lo studio legale che rappresenta l’azienda in Cina, Fangda Partners, Apple ha chiesto all’autore della pubblicazione di rimuovere la pubblicazione della controversia e anche di indicare chi ha fornito il prototipo trapelato.
“Avete divulgato in modo non autorizzato una grande quantità di informazioni relative ai prodotti Apple inediti e rumorosi, che costituivano una deliberata violazione dei segreti commerciali di Apple”, accusa la società nella sua lettera.
“Attraverso l’indagine, Apple ha ottenuto prove rilevanti riguardo alla tua divulgazione non autorizzata di prodotti Apple inediti e rumorosi”, aggiungono. “La tua violazione intenzionale si manifesta specificamente come: pubblicazione di informazioni non pubblicate sui nuovi prodotti Apple tramite piattaforme di social media, inclusi, ma non limitati a, il design e le prestazioni di questi nuovi prodotti.”
Apple ha chiesto all’imputato di firmare un documento di impegno, per ottemperare alla richiesta entro 14 giorni dal ricevimento della lettera, con la minaccia di aumentare il livello di queste azioni legali in caso di mancata risposta.
Queste note legali di Apple non sono una novità. Nel 2019, hanno identificato una persona che pubblicizzava e vendeva iPhone di nuova generazione rubati. Secondo quanto fatto notare dall’anonimato da uno degli intervistati coinvolti, ha ricevuto una lettera simile a quella sopra, con una chiara enfasi da parte di Apple per sapere da dove nella catena di fornitura è partita la fuga.
La società ha rifiutato di rilasciare dichiarazioni alla stampa in merito a questo particolare nuovo caso.