Apple pagherà 113 milioni di dollari di multa per aver rallentato gli iPhone con gli aggiornamenti del suo sistema operativo nel 2017.
Apple ha confermato nel 2017 di aver rallentato l’iPhone attraverso l’aggiornamento a iOS 12.2.1 e iOS 11.2. La mossa, secondo Apple per non degradare la batteria, è già costata 25 milioni di euro in paesi come la Francia, e ora dovranno pagare 113 milioni di dollari dopo un accordo con 34 stati Usa, cifra che si aggiunge al 500 milioni di dollari che hanno accettato di pagare nel marzo di quest’anno.
I pubblici ministeri hanno fatto causa ad Apple per aver nascosto questo problema, oltre a beneficiare delle vendite di persone che hanno acquistato un nuovo iPhone a causa delle scarse prestazioni del precedente, quando tutto era dovuto alla batteria.
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L’accordo è ora ufficiale anche se in attesa di approvazione da parte del giudice. Nel marzo 2020, Apple ha accettato di pagare tra $ 310 milioni e $ 500 milioni, dopo aver ammesso di aver rallentato il vecchio iPhone. Questo “batterygate” ha interessato iPhone 6, 6S e iPhone 7, le cui prestazioni sono state compromesse dopo l’aggiornamento a nuove versioni di iOS.
Il tribunale della California ha stabilito un accordo, dopo aver raccolto richieste dal 2017 al 2018, tra 310 e 500 milioni di dollari. Ora è stato raggiunto un secondo accordo, questa volta con 34 stati degli Stati Uniti, che riflette il pagamento da parte dell’azienda di 113 milioni di dollari.
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Sarà il 4 dicembre quando l’accordo sarà completamente chiuso, che è già fuori dal periodo delle accuse. A partire da iOS 13, il controllo della durata della batteria è più controllato, con strumenti come la ricarica ottimizzata.