L’intelligenza artificiale sta diventando l’arma più importante di BT nella battaglia contro gli attacchi informatici. Con un investimento di 10,5 miliardi di sterline, l’azienda mira a proteggere i propri clienti dalle minacce online e a rafforzare l’infrastruttura digitale delle aziende.
In una dichiarazione dell’azienda si afferma che riceveranno il supporto dell’intelligenza artificiale per aiutare a rilevare e distruggere le minacce rivolte ai clienti aziendali.
Secondo il Guardian, le aziende britanniche sono costantemente confrontate a tentativi di hacking. Tra le vittime ci sono aziende affermate come Capita, Royal Mail e British Airways.
BT sta investendo molto nell’intelligenza artificiale per la sicurezza informatica
Per combattere questo problema, BT sta sfruttando l’intelligenza artificiale per rilevare e contrastare gli attacchi informatici. Hanno persino brevettato una tecnologia che analizza i dati degli attacchi e consiglia policy firewall per una migliore protezione contro attacchi futuri. Lanciato nel 2021, questo sistema, soprannominato Eagle-i, è diventato un’arma fondamentale nell’arsenale di sicurezza informatica di BT.
Ma i vantaggi dell’intelligenza artificiale vanno oltre la semplice prevenzione degli attacchi. Può anche rilevare e risolvere problemi di rete passati inosservati per lunghi periodi, garantendo tempi di riparazione più rapidi.
Tuttavia, il rapido ritmo del cambiamento tecnologico può essere snervante per alcune aziende. Uno studio condotto da BT ha rivelato che uno sconcertante 86% dei dirigenti aziendali ritiene che la tecnologia sia una fonte di stress durante la modernizzazione delle proprie attività. Questa paura deriva principalmente dalla potenziale interruzione che le nuove tecnologie comportano per i processi aziendali esistenti.
Nonostante queste preoccupazioni, le aziende continuano a investire denaro nelle nuove tecnologie per semplificare le operazioni e ottenere un vantaggio competitivo. Secondo la ricerca di BTquest’anno l’88% delle aziende ha investito in nuove tecnologie, con un aumento significativo degli investimenti tecnologici complessivi pari al 31% su base annua.
La stessa BT sta intensificando i propri investimenti nell’intelligenza artificiale. L’azienda prevede di razionalizzare la propria forza lavoro sostituendo 55.000 posizioni con sistemi basati sull’intelligenza artificiale entro il 2030. Gli analisti prevedono che il profitto annuale di BT, che sarà annunciato giovedì, si aggirerà intorno agli 8 miliardi di sterline.
Cosa può offrire l’intelligenza artificiale alla sicurezza informatica?
- Rilevamento più rapido delle minacce: L’intelligenza artificiale può analizzare grandi quantità di dati, individuando deviazioni dal comportamento normale e anomalie che potrebbero indicare un attacco informatico.
- Prevenzione degli attacchi migliorata: L’intelligenza artificiale può proteggersi meglio dalle nuove minacce imparando dagli attacchi passati. Può anche analizzare gli strumenti e le tecniche degli aggressori, sviluppando soluzioni su misura per contrastarli.
- Risposta più rapida: L’intelligenza artificiale può essere programmata per reagire automaticamente agli attacchi informatici, consentendo l’adozione di misure immediate per contenere l’attacco e ridurre al minimo i danni.
- Forte sicurezza di rete: L’intelligenza artificiale monitora il traffico di rete per rilevare attività sospette, rafforzando la sicurezza complessiva della rete.
È importante riconoscere che l’intelligenza artificiale non è la soluzione miracolosa alla sicurezza informatica. I sistemi di intelligenza artificiale richiedono aggiornamenti costanti per stare al passo con l’evoluzione delle tecniche e degli strumenti degli aggressori. Altrimenti, i criminali informatici potrebbero potenzialmente sfruttare queste lacune e trovare modi per aggirare le difese dell’intelligenza artificiale.
Il futuro della sicurezza informatica sembra sempre più intrecciato con l’intelligenza artificiale. I progressi del settore IT apriranno la strada a un mondo digitale più sicuro.
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Source: BT ritiene che l’intelligenza artificiale sia cruciale nella lotta agli attacchi informatici