Una delle caratteristiche che WhatsApp mette in evidenza tra i suoi strumenti di sicurezza è la crittografia end-to-end dei suoi messaggi come garanzia di privacy.
Secondo informazioni rilasciate di recente, Facebook sta studiando un modo per analizzare, a fini pubblicitari, il contenuto dei dati crittografati di queste chat, ma senza doverli decifrare.
La crittografia end-to-end è presente nei messaggi di WhatsApp dal 2016. In breve, questa tecnologia impedisce che i messaggi vengano intercettati da terze parti, anche se si accede ai server di questa piattaforma. Attualmente, Facebook è alla ricerca di ricercatori di intelligenza artificiale, per sviluppare uno studio su questo argomento.
Sebbene sia stato rinviato in più di un’occasione, Facebook ha ancora in programma di aggiungere pubblicità su WhatsApp. Sotto questo punto, la personalizzazione degli annunci di solito si basa su dati estratti esplicitamente dalle informazioni di navigazione di ciascun utente. Con questa ricerca, Facebook potrebbe iniziare a filtrare e profilare gli annunci basati sui messaggi WhatsApp crittografati. Facebook potrebbe anche utilizzare i risultati per crittografare i dati degli utenti senza influire sui suoi approcci al targeting degli annunci.
Facebook prevede di utilizzare una tecnica chiamata crittografia omomorfica
Questa tecnica è chiamata “crittografia omomorfa” e si basa molto su formule matematiche. Anche altre grandi società di media, come Microsoft, Amazon e Google, stanno lavorando per affrontare questa tecnica. L’obiettivo della crittografia omomorfa è consentire alle aziende di leggere e analizzare i dati mentre rimangono crittografati, salvaguardando la privacy dei suoi proprietari.
Facebook ha detto che è “troppo presto per noi prendere in considerazione la crittografia omomorfa per WhatsApp in questo momento”. L’azienda potrebbe trarre vantaggi significativi utilizzando questa tecnologia. Considerando che il modello di business di Facebook ha le campagne pubblicitarie come uno dei suoi principali pilastri di entrate, con questa tecnica potrebbe essere affrontato un targeting efficace del pubblico in linea con i suoi scopi commerciali. Inoltre, questa iniziativa potrebbe essere allineata alle normative legali emergenti e al crescente interesse dei cittadini per il modo in cui l’azienda gestisce le informazioni personali dei propri utenti.
Questa iniziativa risponde a un progetto avviato in una fase iniziale. Facebook potrebbe essere lontano anni dall’approfittare della crittografia omomorfica. Quando sarà il momento, da parte di questa o di un’altra azienda, costituirebbe un importante precedente per l’evoluzione dei sistemi pubblicitari online.