Il Facebook Oversight Board è il più alto organo di appello che la piattaforma di social networking ha lanciato nell’ottobre dello scorso anno, come l’ultimo modo a disposizione degli utenti di Facebook e Instagram per appellarsi alle decisioni di moderazione dei contenuti che sono state prese, avendo esaurito tutte le strade precedenti a loro disposizione.
Fino ad ora, gli utenti avevano solo la possibilità di ricorrere a questo organo per impugnare le decisioni di rimozione dei loro contenuti che consideravano inaccettabili, chiedendo il ripristino definitivo del contenuto.
Ma da ora in poi, gli utenti potranno inoltre iniziare a fare appello per la rimozione di contenuti pubblicati da terze parti che, dopo aver esaurito i precedenti processi di moderazione dei contenuti, sono rimasti disponibili e sono convinti che debbano essere rimossi ovunque vengano pubblicati.
In questo senso, i contenuti coperti dall’Organismo di Vigilanza continuano ad essere post o aggiornamenti di stato, foto, video, commenti e anche ciò che è stato condiviso da altri utenti all’interno della piattaforma.
Facebook osserva che questa espansione delle funzionalità di supervisione raggiungerà gradualmente (a ondate) tutti gli utenti di Facebook e Instagram nelle prossime settimane.
Tuttavia, va notato che questo ente sceglie solo casi molto specifici, quindi non vi è alcuna garanzia che gli appelli presentati dagli utenti andranno alla fine desiderata.
A tal proposito, c’è la possibilità che più utenti possano fare ricorso sullo stesso contenuto giustificando ragioni diverse, quindi in Facebook hanno strutturato il processo per renderlo possibile, al punto che se il Board ignora un utente sul contenuto, può partecipare all’appello di un altro utente sullo stesso.
A questo proposito, Facebook osserva che:
“Anche se il consiglio decide di non ascoltare un caso su un particolare contenuto, gli altri utenti possono comunque fare appello a quello stesso contenuto, in modo che la loro voce possa essere ascoltata in merito.”
Inoltre, se il consiglio si occupa di un caso, altri utenti potranno inviare dichiarazioni al consiglio, fino a quando il consiglio non inizia le deliberazioni. Per rispettare la privacy degli informatori, Facebook osserva che il consiglio includerà i dettagli identificativi dell’informatore nella spiegazione solo se l’informatore ha dato espressa autorizzazione a farlo.
Per Facebook, il lavoro dell’Oversight Board sta già avendo un impatto significativo in termini di applicazione delle politiche e delle pratiche sui contenuti, per le quali stanno lavorando per espandere i tipi di contenuti che gli utenti potranno fare appello in futuro.