Fino ad ora, le applicazioni erano in grado di sapere quali altre app erano installate sullo stesso telefono, ma questo cambierà presto: Google Play impedirà al software del telefono di accedere all’elenco delle installazioni. Si applicherà dal 5 maggio e ci saranno eccezioni per alcuni tipi di app.
Ogni volta che installiamo un’applicazione, questa accede a determinate parti del telefono. Per avere maggiori informazioni, normalmente necessarie al funzionamento dell’app, il software chiede all’utente i permessi, che l’utente concede manualmente e automaticamente al momento dell’installazione. Fino ad ora tutte le app Android potevano scoprire con quali altri software condividevano il dispositivo, ma Google Play ha deciso di porre fine a questo con una restrizione dei permessi che entrerà in vigore molto presto.
L’autorizzazione “QUERYALLPACKAGES” sarà limitata dal 5 maggio
Sapere quali applicazioni l’utente ha installato non è importante solo per alcune app che cercano di offrire un servizio di sicurezza e manutenzione, ma è anche di enorme valore per tutte le aziende che scambiano dati di utilizzo. Lo scopo di molte applicazioni è richiedere all’elenco delle app installate di utilizzare le informazioni a proprio vantaggio; Un attacco alla privacy che Google intende stroncare sul nascere.
A partire dal 5 maggio, tutte le applicazioni che hanno come target Livello API 30, entrato in vigore con Android 11, sarà vietato l’utilizzo di “QUERYALLPACKAGES”, autorizzazione che consente di ottenere l’elenco di tutte le app presenti sul dispositivo Android. Questa limitazione impedirà agli sviluppatori di ottenere informazioni di cui la loro app non ha bisogno, ma sempre passivamente: sarà lo sviluppatore che dovrà conformarsi la politica del fair use.
Le app che potranno utilizzare l’autorizzazione “QUERYALLPACKAGES” sono quelle dedicate alla ricerca sul dispositivo, alla scansione di virus e malware, ai file manager e ai browser web. Inoltre, app che devono creare un framework di sicurezza; Come le app bancarie e di portafoglio digitale.
Google fa affidamento sulla responsabilità degli sviluppatori in quanto non bloccherà automaticamente l’uso dell’autorizzazione. Nel caso in cui rilevi un’attività impropria sanzionerà lo sviluppatore.
La limitazione per ottenere l’elenco delle applicazioni installate inizierà il prossimo 5 maggio 2021. Sarà una restrizione volontaria poiché Google Play non applicherà blocchi automatici alle app che tentano di attivare l’autorizzazione “QUERYALLPACKAGES”. Tuttavia, nel caso in cui Google rilevi un uso errato, l’azienda può sospendere l’applicazione e persino l’account dello sviluppatore.