Nel 2021 vedremo probabilmente l’arrivo di Harmony OS e sarà disponibile anche per altri produttori senza i servizi di Google. Il produttore cinese ha dovuto correre per accelerare il proprio sistema operativo dopo che l’amministrazione statunitense ha solo aumentato la portata del suo attacco commerciale e blocco al produttore cinese.
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Senza accesso ai servizi Google, i dispositivi Huawei sono stati in svantaggio rispetto ad altri telefoni Android, dovendo ricorrere a scorciatoie o persino ad app esterne per offrire un’esperienza simile.
Harmony OS sarà disponibile per altri produttori senza i servizi Google
Tuttavia, Huawei sembra avere piani per Harmony OS, oltre ad essere una risposta quasi obbligatoria al blocco degli Stati Uniti. L’azienda cinese ha annunciato l’intenzione di offrire il proprio sistema operativo a tutti gli altri produttori di smartphone Android che non hanno accesso ai servizi di Google.
Richard Yu, presidente dell’azienda, ha chiarito che l’azienda ha progettato il proprio sistema operativo in alternativa a qualsiasi altro operatore, presente o futuro, che si trovi nella stessa situazione di loro. È anche un’alternativa per molti produttori nazionali a cui è stato impedito di portare i propri dispositivi in Occidente perché non hanno accesso ai servizi di Google.
Huawei ha anche affermato di aver progettato Harmony OS per lavorare di pari passo con un gran numero di processori e di voler mantenere una politica open source, anche se Huawei alla fine preferisce mantenere il controllo degli aggiornamenti e della loro evoluzione a lungo termine.
Harmony OS sarà disponibile per altri produttori senza i servizi Google
Il rilascio di Harmony OS in Occidente è il passo più importante nella creazione di un ecosistema Huawei indipendente. Una grande sfida è vedere il successo dei dispositivi non GSM al di fuori della Cina (che è uno dei pochi mercati non dipendenti dai servizi di Google).
La società ha lanciato la prima beta per gli sviluppatori del sistema operativo Harmony il 16 dicembre e prevede di aggiornare tutti i suoi dispositivi (su base volontaria) al suo nuovo sistema operativo. La società ha detto che prevede di iniziare questa transizione quest’anno, ma al momento non esiste una data confermata per questo.
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