I dettagli per Huawei Enjoy Z 5G sono trapelati attraverso i risultati del benchmark AnTuTu. Le voci secondo cui Huawei dovrà scommettere su MediaTek in futuro stanno prendendo piede questa settimana. TSMC interromperà la produzione di processori per l’azienda dopo le nuove restrizioni dagli Stati Uniti, che implicheranno un cambio di strategia da parte del marchio cinese.
È trapelato il Huawei Enjoy Z 5G, un telefono che attira l’attenzione per il suo processore MediaTek, nonostante l’azienda abbia già una propria piattaforma di fascia media con questa connettività, il Kirin 820.
Chip MediaTek e connettività 5G
Huawei Enjoy Z 5G è stato trapelato su AnTuTu, rivelando alcune delle sue specifiche chiave. Il primo che attira la tua attenzione è il suo processore, MediaTek Dimensity 800. Questa è l’offerta di MediaTek per la gamma medio-alta con connettività 5G e il chipset è anche uno dei rivali Kirin 820 5G di Huawei.
Insieme a questo processore, arriverà una configurazione di memoria di 6 GB di RAM e 128 GB di spazio di archiviazione. Sembra abbastanza generoso. Con questa configurazione, Enjoy Z 5G è riuscito a superare i 315.000 punti in AnTuTu. Questo punteggio lo allontana dal budget medio, che di solito è di circa 200.000 punti.
L’Enjoy Z 5G avrà Android 10 secondo questa fuga di notizie, anche se senza traccia dei servizi di Google. Oltre a questi dati trapelati in AnTuTu, anche il resto delle specifiche del telefono sono trapelate.
In particolare, il suo schermo da 6,5 pollici con tecnologia LCD e frequenza di aggiornamento di 90Hz. Le perdite indicano anche tre sensori della fotocamera. Il principale è da 48 megapixel e c’è un sensore ultra grandangolare da 8 MP e un sensore di profondità da 2 megapixel. Per quanto riguarda la batteria, sono previsti 4.000 mAh con supporto alla ricarica rapida.
Enjoy Z 5G dovrebbe essere annunciato il 24 maggio, anche se non ci sono ancora notizie sul fatto che raggiungerà o meno il mercato internazionale. Comunque sia, sarà il primo passo di Huawei verso una strategia che trasforma MediaTek come possibile alleato contro le restrizioni degli Stati Uniti.