Gli sforzi per fermare l’invecchiamento sono passati dalla fantascienza al diventare parte dell’innovazione scientifica così come dei miliardari, e i ricercatori stanno iniettando miliardi di dollari nella biotecnologia, cercando di rallentare o invertire l’orologio umano. Questa spinta ambiziosa sta cambiando il significato di parlare di longevità, equità ed etica nel settore sanitario.
I miliardari possono guadagnare tempo? La nuova frontiera nella scienza della longevità
Questi investimenti sono guidati da alcune delle figure più importanti, tra cui Jeff Bezos di Amazon, il co-fondatore di PayPal Peter Thiel e il creatore di ChatGPT Sam Altman. Nel 2021, Bezos ha cofondato Altos Labs con un investimento di 3 miliardi di dollari, il più grande lancio di startup biotecnologica mai realizzato. L’azienda si concentra sulla “riprogrammazione biologica”, un processo progettato per ringiovanire le cellule e potenzialmente invertire l’invecchiamento. Thiel ha anche investito nella Mathuselah Foundation, che mira a creare tecnologie per rigenerare organi e migliorare la salute fisica e cognitiva: lo fa estendendo una durata di vita sana.
Un’altra startup biotecnologica Altman sostiene con 180 milioni di dollari Retro BioScience, che mira a fornire risultati in grado di allungare la vita entro i prossimi quattro anni. Gli investimenti nel campo stanno crescendo, poiché i sostenitori ritengono che le scoperte nella riprogrammazione cellulare e nell’epigenetica potrebbero migliorare notevolmente la lotta alle malattie legate all’invecchiamento.
I progressi osservati nel settore della longevità vanno ben oltre i singoli progetti. Recentemente sono stati mostrati altri farmaci promettenti, incluso uno sviluppato dai ricercatori dell’Imperial College di Londra e della Duke-NUS Medical School, che ha contribuito a prolungare la vita dei topi di quasi il 25%.
Il progresso scientifico è in fermento, ma i critici mettono in guardia dalle conseguenze sociali. Phil Cleary, fondatore del Gruppo SmartWater, ha descritto la ricerca dell’estensione della vita come “guidata dall’ego”, suggerendo che tale ricerca dà priorità alle élite rispetto alle pressanti preoccupazioni umanitarie. Ha avvertito che i farmaci antietà potrebbero esacerbare le disuguaglianze diventando accessibili solo ai più ricchi, lasciando dietro di sé una “classe privilegiata di zombi eleganti”.
Una teologa, la dottoressa Niamh Middleton, ha affermato che il potenziale cambiamento morale potrebbe fare il gioco di un piccolo gruppo che cerca di prolungare la vita per i propri scopi a scapito del salvataggio di milioni di bambini che muoiono ogni anno per cause prevenibili. Cleary ha fatto eco a questo sentimento, esortando i miliardari a reindirizzare le risorse verso questioni globali come la fame e la mortalità infantile piuttosto che inseguire la “fonte della giovinezza”.
Poiché circa 100.000 di noi muoiono ogni giorno per malattie legate all’età, non c’è motivo di lamentarsi dell’urgenza della ricerca anti-invecchiamento. Ma con l’avanzare della tecnologia, il dibattito sui costi etici, economici e sociali probabilmente aumenterà.
Credito immagine: Matthew MacQuarrie/Unsplash
Il post I miliardari inseguono l’immortalità ma a quale costo è apparso per primo su TechBriefly.
Source: I miliardari inseguono l’immortalità, ma a quale costo