Ti sei mai chiesto cosa alimenta la rivoluzione dell’intelligenza artificiale a Meta, il titano della tecnologia precedentemente noto come Facebook? Preparatevi, perché la risposta è quanto di più intrigante si possa immaginare: le vostre riflessioni sui social media! Sì, avete letto bene. Meta ha cambiato le sorti del gioco dell’intelligenza artificiale sfruttando il potere collettivo di miliardi di post pubblici di utenti di Instagram e Facebook per addestrare il suo assistente virtuale all’avanguardia, Meta AI.
In un’era in cui l’intelligenza artificiale sta raggiungendo nuove vette, integrandosi perfettamente nelle nostre esperienze quotidiane, il salto di Meta nell’intelligenza artificiale non è solo tempestivo: è uno sguardo al futuro. Gli strumenti Picture AI fondono perfettamente il personale e il professionale, il tutto spingendoci avanti in un panorama digitale dinamico. Ma ciò che distingue Meta è il suo tesoro di contenuti sui social media, un vasto archivio che è diventato l’elemento fondamentale per le capacità senza precedenti di Meta AI. Mentre Meta svela questa meraviglia dell’intelligenza artificiale, promettendo innovazione nell’editing delle immagini e nell’assistenza virtuale sulle principali piattaforme, è tempo di addentrarsi nel mondo di Meta AI e scoprire come i tuoi contributi sui social media svolgono un ruolo fondamentale nel plasmare il futuro dell’intelligenza artificiale. Preparati; il tuo viaggio nella frontiera dell’IA inizia qui.
Come usa Meta i tuoi post?
Con il lancio del loro nuovo prodotto, “Meta AI”, la società precedentemente nota come Facebook sta facendo un passo coraggioso nel regno dell’intelligenza artificiale (AI). Questo assistente virtuale all’avanguardia rivoluzionerà il modo in cui le persone interagiscono sui social media, e ciò che è veramente affascinante è il modo in cui è stato addestrato: con la vasta raccolta di post su Instagram e Facebook a cui hanno contribuito miliardi di utenti. Ciò che differenzia l’approccio di Meta dagli altri è il suo accesso impareggiabile al contenuto delle piattaforme di social media, che include post pubblici, foto, commenti e forse anche messaggi privati. Questo set di dati completo viene utilizzato come base per la formazione di Meta AI, che fornisce un vantaggio competitivo significativo.
La suite di tecnologie AI introdotta da Meta promette notevoli capacità, in particolare nell’editing di immagini su Instagram e nell’assistente Meta AI, che sarà presto disponibile su piattaforme come WhatsApp, Messenger e persino sugli occhiali intelligenti.
Ecco come Meta ha raccolto i dati per la sua intelligenza artificiale:
- Post pubblici: Meta ha utilizzato i post pubblici pubblicati dagli utenti sia su Facebook che su Instagram. Questi sono post accessibili a chiunque sulla piattaforma e non hanno restrizioni sulla privacy.
- Commenti: Nel set di dati sono stati inclusi anche i commenti sui post pubblici, nonché su pagine e profili pubblici. Questi commenti forniscono preziosi dati di testo per l’addestramento dei modelli di elaborazione del linguaggio naturale (NLP) utilizzati nell’intelligenza artificiale.
- Foto pubbliche: Le foto condivise pubblicamente su Facebook e Instagram hanno contribuito alla formazione dell’intelligenza artificiale, soprattutto nel contesto del riconoscimento e dell’elaborazione delle immagini.
- Contenuti basati su testo: I contenuti basati su testo, inclusi post di testo e didascalie sulle immagini, erano un’altra fonte di dati. Questo contenuto testuale è fondamentale per la formazione di chatbot e modelli linguistici.
- Considerazioni sulla privacy: Meta ha sottolineato i suoi sforzi per escludere set di dati che contengono una forte preponderanza di informazioni personali. Sebbene abbiano utilizzato dati accessibili al pubblico, affermano di aver adottato misure per proteggere le informazioni sensibili degli utenti.
- Diritto d’autore e utilizzo corretto: Meta ha anche affrontato le preoccupazioni sul copyright. Anticipano potenziali contenziosi riguardanti l’uso di materiale protetto da copyright nella formazione sull’intelligenza artificiale in base alle disposizioni sul fair use. Ciò implica che i contenuti protetti da copyright, se utilizzati, sarebbero soggetti a controllo legale.
È importante notare che le pratiche di raccolta dati di Meta hanno generato discussioni su questioni di privacy e copyright. Gli utenti hanno diversi gradi di consapevolezza sulla natura pubblica dei loro post su queste piattaforme e l’uso dei loro contenuti per la formazione sull’intelligenza artificiale solleva interrogativi sul consenso e sulle politiche di utilizzo dei dati. Meta ha affermato che mira a rispettare le preoccupazioni sulla privacy sfruttando al tempo stesso i dati disponibili al pubblico per sviluppare le proprie tecnologie di intelligenza artificiale.
Meta ha confermato l’utilizzo dei dati
Meta AI trae la sua potenza da un modello personalizzato che incorpora la tecnologia di Llama 2 e gli ultimi progressi nella ricerca LLM (Large Language Model). Questa intelligenza artificiale fornisce informazioni in tempo reale collaborando con Bing per funzionalità di ricerca e può persino generare immagini all’interno di chat basate su testo. Sebbene i dettagli esatti del processo di formazione sull’intelligenza artificiale di Meta rimangano in qualche modo nascosti, Nick Clegg, presidente degli affari globali di Meta, ha confermato l’utilizzo dei post pubblici di Facebook e Instagram a tale scopo. L’obiettivo è escludere i set di dati con informazioni personali per dare priorità alla privacy dell’utente. Tuttavia, persistono preoccupazioni sulla privacy, con speculazioni sulla portata dell’utilizzo di contenuti privati nella formazione sull’intelligenza artificiale.
Clegg chiarisce che i dati di formazione includono foto pubbliche, post di testo e commenti, dando forma a funzionalità come gli strumenti di modifica delle immagini di Instagram e il chatbot Meta AI. Tuttavia, la fonte principale dei dati è il contenuto pubblico. Gli utenti che condividono frequentemente contenuti sulle piattaforme di Meta vengono lasciati a riflettere sulle questioni relative al copyright, con Clegg che riconosce la possibilità di controversie legali relative all’uso di materiale protetto da copyright nella formazione sull’intelligenza artificiale in base alle disposizioni sul fair use.
I termini e le condizioni di Meta forniscono all’azienda una notevole flessibilità nell’utilizzo dei contenuti generati dagli utenti per migliorare la propria tecnologia AI. Le questioni legali, se presenti, possono essere affrontate a valle con il loro team legale.
In conclusione, sebbene sia improbabile che le tue foto appaiano direttamente nelle immagini generate dall’intelligenza artificiale, potrebbero svolgere un ruolo minore nelle capacità AI di modifica delle immagini di Meta. Con l’evoluzione dell’intelligenza artificiale, diventa cruciale vigilare sull’utilizzo dei contenuti personali e rimanere informati sulle pratiche di intelligenza artificiale dei giganti della tecnologia, come quella di Meta. I tuoi post sui social media stanno plasmando il futuro dell’intelligenza artificiale, un post alla volta.
Credito immagine in primo piano: Annie Spratt/Unsplash
Source: I tuoi post sui social media alimentano Meta AI