- Il capo di Xbox Phil Spencer ha annunciato un’alleanza strategica tra Microsoft e Sony PlayStation, racchiusa in un “accordo vincolante” per mantenere Call of Duty su PlayStation nonostante l’acquisizione di Activision Blizzard.
- Mentre i dettagli dell’accordo vincolante non sono stati divulgati, è stato confermato all’indomani del processo FTC di Microsoft in cui Spencer ha promesso di fare tutto il necessario per mantenere Call of Duty su PlayStation.
- Le voci di dicembre 2022 suggerivano una conservazione decennale di Call of Duty su PlayStation e la possibilità della sua presenza su PlayStation Plus, ma i termini esatti concordati da Microsoft e Sony rimangono non confermati.
- L’accordo fa parte degli sforzi di Microsoft per finalizzare il suo massiccio accordo da 68,7 miliardi di dollari, di fronte alla scadenza imminente del 18 luglio; il mancato rispetto potrebbe significare un pagamento di $ 3 miliardi ad Activision Blizzard e una potenziale rinegoziazione dei termini della fusione.
In una rivelazione rivoluzionaria, Phil Spencer, il capo di Xbox, ha proclamato che è stata formalizzata un’alleanza strategica tra Microsoft e Sony PlayStation. Lo scopo di questo mutuo accordo è racchiuso in un’originale dichiarazione: entrambi hanno “firmato a accordo vincolante mantenere Call of Duty su PlayStation dopo l’acquisizione di Activision Blizzard.
Call of Duty si sta assicurando il suo posto su Sony PlayStation
Spencer ha utilizzato la piattaforma globale di Cinguettio per trasmettere questa monumentale notizia. Inoltre, ha trasmesso la sua anticipazione per un’era prospettica in cui il potere di scelta è nelle mani dei giocatori, riguardo alle loro piattaforme di gioco preferite. L’attenzione rimane sull’amato gioco, Call of Duty, e sulla sua continua presenza sulla PlayStation di Sony, rassicurando così i giocatori fedeli in tutto il mondo.
Siamo lieti di annunciare che Microsoft e @Stazione di gioco hanno firmato un accordo vincolante per mantenere Call of Duty su PlayStation dopo l’acquisizione di Activision Blizzard. Non vediamo l’ora di un futuro in cui i giocatori di tutto il mondo abbiano più scelta per giocare ai loro giochi preferiti.
— Phil Spencer (@XboxP3) 16 luglio 2023
Phil Spencer si è astenuto dal rivelare ulteriori informazioni in merito all’“accordo vincolante”, quindi la durata ei termini esatti dell’accordo rimangono un mistero. Questa notizia arriva sulla scia del processo FTC di Microsoft, dove Spencer ha affermato con enfasi il suo impegno, promettendo di “fare tutto il necessario” per mantenere la disponibilità di Call of Duty su PlayStation.
“Mi impegno stando qui a non ritirare Call of Duty – è la mia testimonianza – da PlayStation. Come hai detto, Sony ovviamente deve permetterci di spedire il gioco sulla loro piattaforma. Ma in assenza di tutto ciò, il mio impegno e la mia testimonianza è che continueremo a distribuire le versioni future di Call of Duty su PlayStation 5 di Sony”.
– Spencer
L’industria era piena di voci nel dicembre 2022 secondo cui la proposta di Microsoft a Sony prevedeva il mantenimento di Call of Duty su PlayStation per un decennio. A Sony, a sua volta, sarebbe stata concessa la libertà di presentare Call of Duty su PlayStation Plus, se ritenuto opportuno. È ancora da stabilire se queste speculazioni riflettano i termini effettivi concordati da questi due giganti della tecnologia o se da allora ci sono state modifiche.
Questo sviluppo è solo una delle tante strategie impiegate da Microsoft nel tentativo di finalizzare il suo colossale accordo da 68,7 miliardi di dollari. Tali mosse hanno lo scopo di placare le varie parti interessate, tra cui FTC e CMA, che hanno espresso riserve sull’accordo. L’urgenza di chiudere l’accordo è palpabile, con l’imminente scadenza del 18 luglio. Il mancato rispetto di questa scadenza costringerà Xbox a sborsare 3 miliardi di dollari ad Activision Blizzard, portando potenzialmente alla rinegoziazione dei termini della fusione.
Mentre osserviamo le acque inesplorate che Microsoft naviga, la risacca dell’accordo più colossale del settore è in bilico. Il futuro di Call of Duty su PlayStation non è solo una componente fondamentale, ma una testimonianza delle dinamiche in continua evoluzione del settore. Il passaggio successivo dipende dai contenuti dell’inafferrabile “accordo vincolante” e dal ticchettio dell’orologio fino alla scadenza del 18 luglio, che potrebbe rimodellare il panorama dei giochi così come lo conosciamo.
Credito immagine in primo piano: Battle.net
Source: Il patto vincolante tra Sony e Microsoft: Call of Duty resta su PS