Il governo russo ha ora chiesto a Netflix e ad altri servizi di streaming di includere le stazioni TV statali locali sulle loro piattaforme, mentre le grandi società tecnologiche si preparano ad affrontare ancora una volta la Russia.
Secondo Il Moscow Times, Roskomnadzor, l’autorità di regolamentazione delle comunicazioni russa, ha affermato che i servizi di streaming stranieri devono fornire ai propri abbonati 20 stazioni televisive federali russe. La legge è stata approvata alla fine del 2020 e dovrebbe entrare in vigore il 1° marzo 2022.
Netflix è costretto a mostrare un minimo di 20 canali statali in Russia
I principali canali statali del paese, come “Channel One”, il canale di intrattenimento “NTC” (National TV Company) e il canale della chiesa ortodossa “Spas”, devono essere inclusi nei servizi di streaming. Il materiale in streaming deve anche rispettare le leggi russe, il che significa che alle aziende potrebbe essere vietato distribuire film o programmi che promuovono “l’estremismo” o persino contenuti LGBTQIA+.
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Le nuove regole russe, come annunciato dal capo dell’Osservatorio sulle comunicazioni del Paese, si estendono a tutti i servizi di streaming online con oltre 100.000 utenti giornalieri. Non è chiaro se Apple TV+ sarà tenuta a seguire la nuova legislazione russa perché Apple non rivela quanti abbonati o spettatori giornalieri ha.
In risposta all’introduzione della nuova legislazione russa, Apple e l’App Store sono stati presi di mira da una causa antitrust russa che chiedeva ad Apple di consentire scelte di pagamento di terze parti. Nessuna delle principali aziende tecnologiche ha indicato come o se si conformerà alle nuove leggi russe.