Instagram sta ora puntando sulla funzione Messaggi Diretti per l’irrigidimento delle sue misure e l’avvio di nuovi controlli in grado di alleviare le situazioni di abuso che si sono verificate sulla piattaforma. L’azienda si affida all’esperienza positiva delle misure che sono state applicate tempo fa contro gli abusi nei commenti. Questo cambiamento ha aiutato Instagram a ottenere una significativa riduzione dei commenti offensivi.
L’azienda riconosce che attualmente ci sono molte situazioni di abuso nei messaggi diretti, essendo più difficile da affrontare rispetto ai commenti, poiché i DM sono per comunicazioni private e Instagram non utilizza tecnologie che rilevano proattivamente situazioni di abuso.
Per quanto riguarda l’inasprimento delle misure sui messaggi diretti, invece di vietare temporaneamente l’uso della funzione a chi viola le regole, d’ora in poi disabiliteranno direttamente i rispettivi account.
Inoltre, Instagram disabiliterà anche gli account di coloro che registrano nuovi account per aggirare le restrizioni sui messaggi diretti. Il social network monitorerà per disabilitare tutti quegli account che sono stati creati esclusivamente per inviare messaggi diretti abusivi.
Equalizzazione dei controlli sugli account personali con quelli dei creatori e delle aziende
D’altra parte, i controlli, che fino ad ora erano esclusivi degli account creatore e azienda, stanno ora iniziando ad essere estesi agli account personali in diversi paesi, con l’idea di raggiungere tutti gli utenti il prima possibile.
Tra le altre cose, questi controlli consentono di disabilitare la ricezione di messaggi diretti da account non seguiti.
Gli utenti potranno anche disabilitare i tag o le menzioni di altri che non conoscono, o persino bloccare utenti specifici da cui non vogliono ricevere messaggi diretti.
In seguito arriverà una nuova funzione attualmente in fase di sviluppo, che coinvolgerà la comunità degli utenti per migliorarla prima del suo lancio nei prossimi mesi.
Instagram è aperto alla partecipazione con altre società, associazioni calcistiche, ONG, governi, genitori ed educatori, sia online che offline, per affrontare misure contro gli abusi e collaborerà con le autorità di contrasto “sull’incitamento all’odio e alla violenza” sempre nel rispetto della legge e rispetto dei diritti umani.