Un caso cruciale è davanti alla Corte Suprema degli Stati Uniti riguardo alla questione se la corte affronterà il modo in cui i fornitori di servizi Internet (ISP) gestiscono le accuse di violazione del copyright. Con una mossa significativa, la Corte ha chiesto al Dipartimento di Giustizia di esprimere la sua posizione sulla questione, segnalando un imminente giudizio storico sulla lunga guerra tra etichette discografiche e ISP.
Gli ISP sono i nuovi garanti del copyright? Può decidere la Corte Suprema
Il nocciolo della questione è Sony Music Entertainment contro. In una battaglia legale, le principali etichette discografiche si contrappongono agli ISP per decidere se questi ultimi debbano o meno essere ritenuti responsabili per gli utenti che violano ripetutamente i diritti d’autore. Una giuria aveva precedentemente ritenuto Cox Communications colpevole di concorso in violazione intenzionale, ma il ricorso per violazione indiretta non ha avuto successo. L’inversione di rotta ha annullato un risarcimento danni di 1 miliardo di dollari, determinando un nuovo processo per danni.
Cox sta cercando di invertire il verdetto iniziale per concorso in violazione e Sony vuole che venga ripristinata la maggior parte dei danni riconosciuti nel processo originale. Il caso è stato presentato da entrambe le parti alla Corte Suprema. Citando la sentenza sulla pirateria, Cox sostiene che di fatto richiederebbe agli ISP di essere i suoi garanti, interrompendo i servizi sulla mera diceria di affermazioni non verificate. L’azienda ha sottolineato che punire un’intera famiglia per possibili incidenti isolati è pericoloso.
Fa parte di una questione più ampia che riguarda il modo in cui gli ISP cercano di bilanciare le loro responsabilità come fornitori di servizi con le crescenti richieste di combattere la pirateria. Nell’altro caso, riguardante Grande Communications Inc., un ISP del Texas, la Corte d’Appello del 5° Circuito ha ritenuto che l’ISP non fosse responsabile dell’hosting per non aver terminato i suoi utenti accusati di pirateria. Fu tuttavia ordinato un nuovo processo perché la ricompensa di 46,8 milioni di dollari fu giudicata eccessiva.
Cox e Grande affermano che imporre la risoluzione del servizio senza prove verificabili grava troppo sugli ISP e potrebbe punire utenti innocenti. Tuttavia, le etichette discografiche affermano che gli ISP guadagnano mantenendo i clienti paganti sul loro radar per violazione di norme per motivi di entrate, non per rispetto del copyright.
Credito immagine: Marcela Laskoski/Unsplash
Il post La Corte Suprema costringerà gli ISP a vigilare sulla pirateria? è apparso per la prima volta su TechBriefly.
Source: La Corte Suprema obbligherà gli ISP a denunciare la pirateria?