La dichiarazione di The Pokemon Company ha finalmente affrontato la controversia circostante Palworld, un gioco di sopravvivenza che è stato accusato di plagio della sua proprietà intellettuale. In una dichiarazione rilasciata sul suo giapponese sito webla società ha annunciato che adotterà misure adeguate per affrontare qualsiasi violazione dei suoi diritti di proprietà intellettuale.
Palworld, uscito nei giorni scorsi, ha avuto un impatto significativo sul mondo dei giochi. Questa produzione, che ricorda una combinazione di vari giochi, è diventata argomento di discussione soprattutto per la sua forte somiglianza con i Pokemon. Pokemon ha dovuto affrontare critiche per le sue recenti versioni di giochi, ma mantiene comunque la sua posizione come uno dei franchise di giochi più venduti a livello globale. I giocatori desideravano ardentemente un vero e proprio gioco Pokemon open-world e Palworld sembra aver soddisfatto quel desiderio. Combinando elementi del popolare gioco Ark con il tema dei Pokemon, Palworld ha raccolto sia amanti che critici, alcuni dei quali lo hanno criticato come non autentico a causa delle sue somiglianze.
La dichiarazione di The Pokemon Company rompe il silenzio sulla controversia Palworld
La dichiarazione di The Pokemon Company, scritta sia in giapponese che in inglese, non menziona esplicitamente Palworld, ma è chiaro che la società si riferisce al gioco. The Pokemon Company non ha concesso alcuna autorizzazione per l’utilizzo della sua proprietà intellettuale o dei suoi beni in Palworld e intende indagare ulteriormente sulla questione. La controversia su Palworld è iniziata poco dopo la sua uscita il 19 gennaio, quando i fan hanno notato che alcuni dei design delle creature del gioco avevano una sorprendente somiglianza con Pokemon specifici. Pocketpair, lo sviluppatore di Palworld, ha sostenuto di aver fatto tutti i passi necessari per evitare una causa sul copyright, ma le somiglianze tra i mostri dei giochi hanno portato molti ad accusarlo di plagio.
La dichiarazione di Pokemon Company è una chiara indicazione che prende sul serio queste accuse e non resterà a guardare mentre la sua proprietà intellettuale viene utilizzata senza permesso. L’azienda ha una lunga storia di protezione della sua proprietà intellettuale, ed è probabile che intraprenderà un’azione legale contro Pocketpair se scoprirà che il design delle creature del gioco viola i suoi diritti.
La dichiarazione di The Pokemon Company ha scatenato un acceso dibattito tra i fan di entrambi i giochi, con alcuni che difendono Palworld e altri che chiedono a The Pokemon Company di agire. La controversia ha già portato all’emissione di un DMCA contro una mod che ha inserito Pokemon nel gioco, e i fan hanno confrontato i modelli dei personaggi di entrambi i giochi, alimentando ulteriormente le accuse di plagio.
La dichiarazione di The Pokemon Company rappresenta uno sviluppo significativo nella controversia in corso su Palworld. Indica che l’azienda sta prendendo sul serio la questione e non tollererà l’uso non autorizzato della sua proprietà intellettuale. La dichiarazione ha anche innescato un rinnovato dibattito tra i fan, con alcuni che chiedono a The Pokemon Company di intraprendere un’azione legale contro Pocketpair. In conclusione, la dichiarazione di The Pokemon Company su Palworld è una chiara indicazione che la società non resterà a guardare mentre la sua proprietà intellettuale viene utilizzato senza autorizzazione. È improbabile che la controversia sul gioco si risolva presto, e resta da vedere come The Pokemon Company sceglierà di affrontare ulteriormente la questione.
Questo argomento era sul punto di entrare nell’agenda e i nostri articoli intitolati “Palworld vs Pokemon: copyright, somiglianze di design e altro” e “Palworld Pokemon o una nuova interpretazione?” hanno già trattato questo problema. Nei nostri scritti avevamo già parlato dell’inizio di un simile processo. Nel prossimo periodo vedremo tutti insieme cosa accadrà.
Credito immagine in primo piano: Palworld
Source: La dichiarazione di Pokemon Company riguarda Palworld, afferma che “indagherà”