La ricarica wireless remota di Motorola e Xiaomi è sicura?
Xiaomi, e poi Motorola, hanno annunciato poco fa le loro nuove tecnologie di ricarica wireless remota, dandoci un assaggio di ciò che accadrà nel futuro della telefonia mobile.
Si è parlato molto di questi due nuovi sistemi di ricarica e ci rimangono ancora molte domande su come funzionano. Tuttavia, una delle domande più ripetute a questo proposito è quanto sia sicura questa tecnologia. E, sebbene nessuna delle due società abbia voluto commentare questo aspetto, possiamo estrarre alcune informazioni dalla documentazione tecnica fornita sia da Xiaomi che da Motorola.
Motorola punta sullo standard Qi, mentre Xiaomi sviluppa la sua tecnologia
Sebbene simili, le tecnologie presentate pochi giorni fa da Xiaomi e Motorola presentano importanti differenze architettoniche. Nel caso di Xiaomi parliamo di una tecnologia propria, basata su un array di antenne ad interferenza di fase integrate nella base di ricarica, che permettono di rilevare i dispositivi da caricare ed emettono verso di essi le onde millimetriche caricate di elettricità. Questi, a loro volta, riceveranno l’energia attraverso un altro array di antenne incaricato di catturarlo e inviarlo alla batteria.
La soluzione ideata da Lenovo e Motorola, tuttavia, è leggermente diversa. Le aziende cinesi hanno optato per una tecnologia derivata dallo standard Qi – quella utilizzata oggi praticamente da tutti i cellulari con ricarica wireless – che consente di ricaricare i dispositivi ad una distanza massima compresa tra 80 centimetri e 1 metro. Nel caso di Xiaomi, la distanza è estesa a diversi metri, quanti non è stato specificato.
Ma nonostante le differenze in termini di tecnologie utilizzate, sia Xiaomi che Motorola dichiarano una potenza di ricarica massima di 5W. Tale potere è lungi dall’essere in grado di causare danni a un essere vivente, tanto meno a un essere umano.
Inoltre, sebbene entrambe le tecnologie non sembrino essere influenzate da ostacoli fisici che potrebbero essere posti tra la base di ricarica e il dispositivo – sia Xiaomi che Motorola affermano che la velocità di ricarica non ne è influenzata -, ha dichiarato lo stesso General Manager di Lenovo in Cina. chiarire che, come misura di sicurezza speciale, se una mano o qualsiasi altra parte del corpo viene identificata come un incrocio tra il segnale e il dispositivo in carica, il processo di ricarica si interrompe.
Entrambe le società hanno assicurato che i loro sistemi sono completamente sicuri. E sebbene non siano stati forniti dettagli tecnici al riguardo, la realtà è che non c’è motivo di pensare che questa tecnologia possa essere dannosa a medio o lungo termine. Non va dimenticato, inoltre, che attualmente questi sistemi sono ancora in fase di sviluppo, e una volta giunto il momento di implementarli nei dispositivi a disposizione dei consumatori, entrambi dovranno superare le certificazioni dei corrispondenti enti regolatori.