La Svizzera ha recentemente compiuto un passo avanti pionieristico con l’emanazione della “Legge federale concernente l’impiego di mezzi elettronici per l’adempimento di compiti governativi” (EMBAG).
IL la nuova legge impone che tutto il software governativo sia open sourcesegnando un cambiamento significativo nel modo in cui viene gestita la tecnologia nel settore pubblico.
La mossa coraggiosa della Svizzera verso la trasparenza
L’EMBAG richiede che tutto il software sviluppato da o per enti pubblici in Svizzera sia rilasciato come open source, a meno che non vi siano limitazioni dovute a diritti di terzi o a problemi di sicurezza.
Questo “denaro pubblico, codice pubblico“il principio è progettato per migliorare la trasparenza, la sicurezza e l’efficienza nelle operazioni governative. La legge mira a rendere la tecnologia governativa più accessibile e responsabile, promuovendo un ambiente digitale più trasparente.
Dalle battaglie legali al successo legislativo
Il percorso verso questa pietra miliare legislativa è iniziato nel 2011, quando la Corte suprema federale svizzera ha rilasciato la sua applicazione giudiziaria, Open Justitia, con licenza open source.
La mossa è stata ha incontrato la resistenza delle aziende di software proprietario come Weblaw, che ha portato a un decennio di controversie politiche e legali. Nonostante le sfide, l’EMBAG è stato approvato con successo nel 2023, segnando un momento cruciale nell’approccio della Svizzera al software governativo.
La visione del professor Stürmer e le sue implicazioni
Il professor Dr. Matthias Stürmer, direttore dell’Institute for Public Sector Transformation presso la Bern University of Applied Sciences, è stato un sostenitore chiave dell’EMBAG. Considera la legge un’importante opportunità per il governo, il settore IT e la società. Stürmer ritiene che l’open source ridurrà il vendor lock-in, abbasserà i costi IT e migliorerà i servizi per i contribuenti.
Oltre a richiedere software open source, l’EMBAG impone anche la divulgazione di dati non personali e non sensibili sotto il profilo della sicurezza come Open Government Data (OGD), promuovendo un duplice approccio di apertura.
Si prevede che l’implementazione di EMBAG creerà un precedente per altre nazioni che stanno prendendo in considerazione politiche simili. Si prevede che guiderà la sovranità digitale, l’innovazione e la collaborazione nel settore pubblico.
Tuttavia, l’Ufficio federale di statistica svizzero (UST) dovrà occuparsi degli aspetti logistici e finanziari del rilascio del software open source per garantirne un’esecuzione senza intoppi.
Supporto europeo all’open source
L’Europa è da anni un forte sostenitore dell’open source. Ad esempio, il presidente francese Macron ha pubblicamente approvato l’open source e la Gendarmeria nazionale francese usa Linux sui suoi PC.
Anche il progetto FOSSA dell’Unione Europea si concentra sulla protezione del software open source. Tuttavia, ci sono preoccupazioni circa i potenziali tagli al NGI Zero Commons Fund, che supporta i progetti OSS.
E gli Stati Uniti?
Al contrario, gli Stati Uniti hanno mostrato meno entusiasmo per l’open source. La Federal Source Code Policy richiede alle agenzie federali di rilasciare il 20% del nuovo codice sviluppato su misura come open source, ma non ne impone l’uso.
Allo stesso modo, la General Services Administration (GSA) promuove un approccio “open first” per lo sviluppo di nuovi codici, ma non richiede l’uso di software open source.
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Source: La Svizzera compie un passo da gigante verso l’open source per il software governativo