All’inizio dello scorso marzo è stato lanciato Microsoft Mesh, la nuova piattaforma collaborativa tramite Mixed Reality di Microsoft, offerta dal cloud aziendale, Azure, per consentire esperienze collaborative tra utenti che possono trovarsi in diverse parti del mondo, potendo accedere attraverso diverse dispositivi, in quanto è multipiattaforma.
L’app Microsoft Mesh per HoloLens 2 presenta una nuova interfaccia
Gli utenti che utilizzano Microsoft Mesh tramite HoloLens 2, ora hanno un aggiornamento per la loro applicazione, che è in attesa tramite Microsoft Store.
Come esposto dall’elenco delle nuove funzionalità, questa versione gode di un’interfaccia utente completamente ridisegnata per offrire un’esperienza “coesiva, intuitiva e divertente” attraverso l’arrivo, tra gli altri aspetti, di nuove icone, animazioni, tabella, menu avatar, interfaccia utente 3D, e finestre magiche per esperienze di realtà mista.
Arriva anche la tanto attesa funzionalità di co-location, che consente agli utenti che sono disponibili nella stessa posizione di stare insieme senza bisogno di avatar, mentre gli utenti remoti saranno rappresentati da avatar. Non c’è dubbio che questa funzionalità si concentri sul modello di lavoro ibrido.
Sono in arrivo nuovi pennelli e suoni, al punto da ospitare più di 40 “pennelli unici con suoni unici”. Come si riferiscono:
Questi includono un’ampia varietà di stili ed effetti tra cui animazione, particelle, estrusioni, modelli solidi e forme naturali. Usa un pennello di grandi dimensioni per vedere più dettagli. I pennelli pelosi, sfocati e floreali sono alcuni dei preferiti divertenti.
Arrivano anche due ulteriori funzionalità sperimentali. Eye Gaze, per selezionare e manipolare il contenuto olografico una volta attivato, e le note adesive, che possono essere trovate nel menu Strumenti sotto il sottomenu Adesivi e utilizzate per aggiungere note rapide nelle aree designate utilizzando l’input vocale o da tastiera, sono due di questi esempi.
In questo modo, Microsoft Mesh per HoloLens 2 si prepara al ritorno alla routine dei dipendenti alle rispettive mansioni, con un approccio che guarda chiaramente anche al modello di lavoro ibrido, come abbiamo appena visto, anche se per ora è ancora limitato in termini di linguaggi supportati, dando supporto solo a Inglese americano, anche se sarà questione di tempo prima che possa essere internazionalizzato.