L’Unione europea ha annunciato lunedì il suo nuovo “Piano d’azione”, un piano che mira a rafforzare la cooperazione tra le industrie civile, della difesa e spaziale degli Stati membri. L’obiettivo è andare avanti con progetti che possono portare valore e utilità alle tre industrie. A tal fine, stanno iniziando con tre progetti, incluso un sistema di comunicazioni satellitari simile a Starlink.
Come annunciato del vicepresidente Vestager, questo piano mira a “rafforzare il vantaggio tecnologico dell’Europa e sostenere la sua base industriale”. Non ha voluto approfondire molto su come ciò sarà fatto, sebbene stiano cercando una sinergia tra le tre industrie in modo che la collaborazione tra di loro porti a prodotti, servizi e risultati migliori per i cittadini.
In realtà non è niente di nuovo. Per decenni abbiamo visto come le tecnologie create in un settore o industria sono state successivamente applicate in altri settori. Ad esempio, tutte le scoperte spaziali che sono state successivamente utilizzate nella medicina e nella vita di tutti i giorni. Spesso le scoperte tecnologiche sono state applicate per la prima volta nell’industria spaziale o militare.
L’Unione europea assegnerà una parte del proprio budget a questi progetti. In tal modo, cerca di finanziare progetti militari, spaziali o civili che possono essere utili negli altri due settori.
I progetti in preparazione dall’Unione Europea
Per attuare questo “piano d’azione”, il vicepresidente dell’Unione europea ha annunciato tre progetti che inizieranno già all’interno di questo piano. I tre progetti sono strettamente collegati tra loro in quanto sono strettamente legati allo spazio e alla tecnologia militare, nonché alla loro successiva applicazione a questioni civili.
Il primo dei progetti è un investimento nelle tecnologie dei droni. Con questo, si riferiscono a miglioramenti nei veicoli e nei sistemi senza pilota che sono spesso utilizzati dalle istituzioni militari. Ciò che viene appreso può successivamente essere applicato anche a prodotti civili, come gli eVTOL.
Il secondo dei progetti è forse il più interessante di tutti, una specie di Starlink europeo. Come indicano, sarebbe un nuovo sistema di comunicazioni spaziali che dovrebbe “portare a miglioramenti come un migliore accesso alla connettività ad alta velocità per tutti in Europa”.
Infine, il terzo dei progetti ha a che fare con la gestione del traffico spaziale, in altre parole, un sistema che offre nuovi standard per evitare collisioni di artefatti nello spazio.
Al momento non ci sono date precise o progetti tangibili per questi tre progetti. Il Vicepresidente dell’Unione europea ha indicato che aggiorneranno le tabelle di marcia e gli obiettivi che si sono prefissati con questo “Piano d’azione” ogni due anni per renderlo il più efficiente possibile. Sperano che il piano aiuti anche le piccole e medie imprese a innovare, nonché a posizionare l’Unione europea come agente autonomo nella tecnologia e non dipendente da altri blocchi economici.