È stato rivelato che OpenAI offre alle testate giornalistiche tra 1 milione e 5 milioni di dollari all’anno per addestrare modelli linguistici avanzati come GPT-4.
Poiché il mondo dell’intelligenza artificiale (AI) continua a svilupparsi rapidamente, aumenta anche il valore dei dati utilizzati per addestrare i modelli. Questo aumento del valore dei dati è particolarmente evidente quando si tratta di contenuti protetti da copyright come gli articoli di notizie.
OpenAI offre alle testate giornalistiche 1-5 milioni di dollari
Per fare un confronto, è noto che le cifre che Meta offre alle testate giornalistiche per la sezione Facebook News arrivano fino a 3 milioni di dollari all’anno. Infatti, abbiamo recentemente riferito che Google aveva accettato di pagare gli editori canadesi per inserire link ai loro articoli.
Le preoccupazioni sulla violazione del copyright hanno anche portato OpenAI e i modelli di Microsoft, come ChatGPT e Copilot, a essere citati in giudizio per violazione del copyright.
Per evitare tali problemi, le società di intelligenza artificiale hanno iniziato a stringere partnership con testate giornalistiche. Editori come Axel Springer e Associated Press hanno firmato accordi con OpenAI per addestrare modelli come GPT-4 e sviluppare una tecnologia di aggregazione delle notizie.
OpenAI ha anche accordi con librerie multimediali stock, come Shutterstock. Tuttavia, non ci sono informazioni sugli aspetti finanziari di questi accordi.
Il costo della formazione dei modelli di intelligenza artificiale e le preoccupazioni sul copyright sono fattori importanti per il futuro dell’intelligenza artificiale. Il dibattito su questo tema deve continuare e si devono trovare soluzioni giuste.
Google non è rimasta indietro rispetto agli sviluppi in questo settore. L’azienda ha presentato a importanti giornali come il New York Times, il Wall Street Journal e il Washington Post uno strumento di intelligenza artificiale Genesis in grado di acquisire fatti e generare notizie.
Anche alcune testate giornalistiche hanno iniziato a utilizzare strumenti di intelligenza artificiale generativa nelle loro redazioni. Tuttavia, c’è ancora un dibattito sull’etica dell’utilizzo di questi strumenti e sul rischio di violazione del copyright.
Di conseguenza, il valore dei dati utilizzati per addestrare i modelli di intelligenza artificiale e il rischio di violazione del copyright creano una nuova tensione tra le società di intelligenza artificiale e le testate giornalistiche. Il tempo dirà come progrediranno gli sviluppi in quest’area e come verranno risolti i problemi relativi al diritto d’autore.
Credito immagine in primo piano: Mariia Shalabaieva / Unsplash
Source: OpenAI investe milioni in accordi con testate giornalistiche