Oggi, durante il suo evento annuale Ignite 2021 per gli sviluppatori, Microsoft ha presentato il suo nuovo linguaggio di programmazione Power Fx, volto a rendere più facile la programmazione per la maggior parte degli utenti abituati a lavorare con MS Excel.
Power Fx, il nuovo linguaggio creato da Microsoft
E non perché siano certi che questi utenti inizieranno ora a studiare lezioni complesse sullo sviluppo del software, ma perché Power Fx è un linguaggio ‘low-code’, cioè focalizzato sulla semplificazione del codice al punto da ridurne l’uso a la sua minima espressione.
In questo articolo, l’obiettivo è quello di permetterci di utilizzare Power Platform nel modo più intuitivo possibile, facilitando la creazione di semplici programmi aziendali sotto forma di app o bot.
Questo linguaggio si basa su espressioni dichiarative per semplificare la lettura e la manipolazione dei dati da parte degli utenti. Inoltre, basandosi sulle formule già utilizzate in Excel, Microsoft è certa che i fondamenti di Power Fx siano già familiari a “milioni di utenti”.
“I linguaggi di programmazione sono nel nostro DNA”
Oltre alle formule di Excel, Microsoft si è ispirata anche alla sintassi di linguaggi come Pascal, Mathematica o Miranda (un linguaggio di programmazione funzionale degli anni ’80).
Quindi, sebbene sia “low-code”, Power Fx non sarà un linguaggio visivo, ma basato su testo. Inoltre, è open-source e disponibile su GitHub in modo che chiunque possa implementarlo nei propri progetti. Il suo obiettivo? Per renderlo lo standard de facto per questo tipo di utilizzo.
Tuttavia, nonostante la sua natura “open source”, Microsoft intende continuare a controllare l’evoluzione di Power Fx, sebbene aderendo a una licenza MIT, applica anche un “Contributor License Agreement” (CLA) che consentirebbe all’azienda di modificare tale licenza nel futuro.
Nelle parole di Charles Lamanna, vicepresidente aziendale di Microsoft, questo sarebbe l’ennesimo esempio di un linguaggio sviluppato da una grande azienda che negli ultimi anni fa il salto all’open source e finisce per essere adottato da un’ampia comunità di sviluppatori, come è già successo con C # e TypeScript (dalla stessa Microsoft), o con Go (da Google).
Power Fx sarà disponibile sia nell’ambiente Power Apps Studio che, se è necessario sviluppare applicazioni più complesse, in Visual Studio Code. Presto saremo anche in grado di usarlo in Power Automate (l’ex Microsoft Flow) e Power Virtual Agents.