Un nuovo argomento di dibattito è emerso su Internet: il chatbot Gemini di Google esegue la scansione dei file PDF archiviati su Google Drive senza il consenso dell’utente? Kevin Bankston, attivista per la privacy e direttore delle norme sulla privacy di Facebook, ha sollevato la questione.
In un post sulla piattaforma XBankston ha affermato che la pratica di Google potrebbe violare i diritti alla privacy degli utenti. Google ha rilasciato dichiarazioni in merito? Ecco tutti i dettagli.
Contesto delle accuse
Kevin Bankston sostiene che il servizio Gemini AI di Google raccoglie informazioni tramite la scansione di file PDF in Drive senza il consenso degli utenti. Bankston ritiene che ciò sia particolarmente problematico per gli utenti sensibili alla privacy come lui. Tuttavia, Google nega queste accuseaffermando che garantisce che gli utenti mantengano il controllo dei propri dati. Google afferma che gli utenti devono abilitare attivamente Gemini e, anche se abilitato, il contenuto viene utilizzato solo sotto protezione della privacy per rispondere alle richieste degli utenti.
Ho appena ritirato la mia dichiarazione dei redditi @Google Docs e, senza che nessuno lo chiedesse, Gemini lo ha riassunto. Quindi… Gemini sta automaticamente ingerendo anche i documenti privati che apro in Google Docs? WTF, ragazzi. Non l’ho chiesto io. Ora devo andare a cercare nuove impostazioni di cui non mi hanno mai parlato per disattivare questa roba.
— Kevin Bankston (@KevinBankston) 10 luglio 2024
La risposta e i dettagli di Google
In risposta a queste accuse, Google afferma che le sue funzionalità di intelligenza artificiale produttiva sono progettate per dare agli utenti delle scelte e metterli in controllo dei propri dati. Sottolinea che per utilizzare Gemini in Google Workspace, l’utente deve abilitarlo in modo proattivo e che il contenuto non viene utilizzato a meno che non venga eseguito. Nota inoltre che anche quando abilitato, il contenuto viene solo riepilogato per rispondere alle richieste dell’utente, ma non archiviato.
Nonostante queste affermazioni, Bankston afferma che alcuni utenti potrebbero aver frainteso o abilitato accidentalmente le impostazioni richieste. Egli suggerisce che ciò causa la scansione dei file PDF in Google Drive. Tuttavia, Google afferma che è improbabile che ciò accada e che stanno lavorando diligentemente per garantire la sicurezza dei dati degli utenti.
Mentre Bankston ha affermato che il servizio Gemini AI di Google esegue la scansione dei file PDF archiviati in Google Drive senza l’autorizzazione dell’utente, Google nega queste accuse. L’azienda afferma di lavorare meticolosamente sulla sicurezza e la privacy dei dati degli utenti e che non sono state intraprese azioni non autorizzate.
Si sottolinea che gli utenti dovrebbero considerare le dichiarazioni di Google ed essere fiduciosi sulla sicurezza dei propri dati. Tuttavia, il fatto che tali accuse siano di nuovo all’ordine del giorno dimostra che gli utenti devono aumentare la loro sensibilità e consapevolezza sulla privacy.
Credito immagine in evidenza: GOcchio Gemelli
Source: Rumor: Gemini AI di Google legge i tuoi PDF su Drive senza chiedertelo