Un altro shock per Huawei: Samsung potrebbe smettere di fornire chip all’azienda a causa del veto degli Stati Uniti.
All’inizio di questa settimana abbiamo appreso le intenzioni di Richard Yu, CEO di Huawei, per la prima volta, di creare una prima versione del suo sistema operativo HarmonyOS per telefoni cellulari. Tuttavia, il veto sul software di Google non era l’unico problema che l’amministrazione Trump stava sottoponendo all’azienda. Lo scorso maggio, il Dipartimento del Commercio statunitense ha dichiarato che sarà illegale per i produttori di semiconduttori che utilizzano tecnologie o prodotti statunitensi vendere i loro prodotti a Huawei o alle sue affiliate, come HiSilicon, senza licenza.
Huawei Mate 40 potrebbe essere l’ultimo telefono a utilizzare un processore Kirin
Un ban che lo stesso Richard Yu ha rimarcato affermando che l’Huawei Mate 40 potrebbe essere l’ultimo modello a includere il processore Kirin di fascia alta, prevedendo così l’impossibilità di continuare a creare i propri chip. Tuttavia, mentre questo nuovo regolamento sembrava essere principalmente inteso a frenare la capacità di Huawei di produrre i propri processori, ora sembra che potrebbe applicarsi a qualsiasi tipo di semiconduttore.
O almeno sembrano averlo interpretato da Samsung e SK Hynix, due società responsabili della fornitura a Huawei di componenti essenziali dei loro smartphone come DRAM e chip di memoria. Secondo un quotidiano sudcoreano, potrebbero prendere in considerazione un’imminente interruzione pubblicitaria con l’azienda cinese per il prossimo 15 settembre.
Tuttavia, è chiaro che questa non è solo una misura precauzionale, poiché questo divieto infliggerà anche un duro colpo Samsung e la stessa SK Hynix, con le esportazioni di quest’ultima verso la Cina che rappresentano il 40% del suo reddito generale durante la prima metà di quest’anno. Detto questo, non possiamo fare a meno di pensare che anche Samsung trarrà vantaggio dalla situazione, poiché il secondo produttore di telefoni al mondo rischia di essere espulso dal mercato.
Samsung potrebbe smettere di fornire chip a Huawei a causa del veto degli Stati Uniti
Da parte sua, Huawei continua a cercare di ridurre la sua dipendenza dai fornitori di chip stranieri acquisendo componenti da SMIC, la principale fonderia di chip cinese, sebbene la guerra commerciale ancora in corso suggerisca che l’amministrazione Trump stia già cercando di aggiungere questa società nell’elenco delle entità. del Paese, impedendogli di accedere a tecnologie, prodotti e software dagli Stati Uniti.
Il tiro alla fune tra le due potenze mondiali, dunque, non sembra essere prossimo alla fine, cosa che non riusciamo a garantire alla stessa Huawei, che sta senza dubbio affrontando i giorni dell’incertezza.