Nel 2017 Toyota ha dichiarato di voler preparare la propria auto volante per il 2020. Con il marchio SkyDrive, hanno sviluppato una Toyota eVTOL in grado di trasportare un pilota all’interno e prendere il volo. Sono un passo avanti verso il loro obiettivo del “taxi volante del futuro” che pianificano per il 2023.
L’auto volante di Toyota, Skydrive è pronta per il volo
L’ufficiale annuncio è arrivato venerdì scorso, quando SkyDrive ha pubblicato un video che mostra la sua Toyota eVTOL in funzione e in decollo / atterraggio verticale. L’SD-03 (nome dell’attuale veicolo che stanno sviluppando) è stato testato al Toyota Test Field di Toyota City fuori Nagoya, in Giappone. Per circa cinque minuti, la “macchina volante” di SkyDrive è rimasta sospesa nell’aria senza problemi apparenti.
Nelle prove vediamo come il pilota decolla con l’eVTOL sulla pista di prova e sale di diversi metri nell’aria. Dopo aver eseguito una serie di manovre di rollio e virata, finalmente torna indietro senza problemi apparenti. Questo però non ci dice molto sulla velocità che può raggiungere, sul peso che può portare o su quanto tempo può rimanere in aria.
Otto motori, quattro coppie di eliche, quattro metri e un pilota
SkyDrive / Toyota eVTOL non è il primo e probabilmente non sarà l’ultimo che vedremo. Airbus, Boeing, Uber, Dufor Aerospace o UPS sono alcune delle società che stanno lavorando anche su questo concetto. Allora in che modo SkyDrive è diverso? Una delle cose che menzionano è avere l’eVTOL più piccolo al mondo.
L’SD-03 ha un totale di quattro paia di eliche (una doppia elica in ogni angolo) e dicono che sia alta solo due metri e larga e lunga quattro metri. Per analogia, essi indicano che richiede solo lo spazio di due auto parcheggiate a decollare e atterrare. Al suo interno ospita un pilota e dall’esterno dicono di averlo progettato per far capire la direzione che sta seguendo il veicolo e apparire il più naturale possibile.Skydrive: Toyota ha la sua “macchina volante” pronta
Per quanto riguarda la sua meccanica, Skydrive ha un totale di otto motori elettrici, uno per ciascuna elica. Con questo indicano che raggiungono una maggiore stabilità e soprattutto sicurezza in caso di emergenza e quella parte del veicolo si guasta. Ogni angolo ha due eliche che ruotano nella direzione opposta azionate da questi motori. Tutto questo attraverso l’energia elettrica immagazzinata nella batteria eVTOL. Naturalmente, essi non hanno dato dettagli circa l’autonomia, la capacità della batteria o la potenza totale di questi motori elettrici.
Quando vedremo di nuovo Skydrive in aria?
Il marchio ha indicato che continuerà a effettuare test nei prossimi mesi con l’obiettivo di migliorare Toyota eVTOL e soddisfare i requisiti delle autorità per poter operare (si capisce che in Giappone). Sperano che entro la fine del 2020 potranno anche volare fuori dal Toyota Test Field. Insomma, un altro che si aggiunge all’idea dei taxi volanti, con il 2023 come anno segnato sul calendario