Questa volta non si tratta di aggiornamenti software; Microsoft ha appena compiuto un altro passo da gigante verso il futuro del posto di lavoro. Il colosso della tecnologia ha svelato la sua ultima innovazione: agenti basati sull’intelligenza artificiale che funzionano brillantemente come dipendenti virtuali, completando la maggior parte dei lavori che i dipendenti reali svolgono quotidianamente. Ciò potrebbe inaugurare una nuova era in cui l’attività dei cubicoli viene affidata all’intelligenza artificiale.
Tra le altre aggiunte, Microsoft ha introdotto una versione aziendale del suo set di strumenti Copilot come soluzione aziendale che consente alle aziende di creare lavoratori AI personalizzati (sì, lavoratori virtuali) per automatizzare tutti i processi interni di un’organizzazione. Vuoi un chatbot per gestire il tuo servizio clienti? Quindi non vuoi gestire i ticket IT con un assistente virtuale o lasciare che sia lui a gestire l’onboarding per i nuovi assunti? Gli agenti AI di Microsoft sono pronti per il primo giorno di lavoro.
Il nuovo esercito di intelligenza artificiale di Microsoft: risparmiare tempo o rubare posti di lavoro?
Il Copilot Studio, che entrerà in fase di test pubblico a novembre, consente alle aziende di creare “agenti” di intelligenza artificiale in grado di assumere ruoli tipicamente ricoperti da dipendenti umani. Sebbene Microsoft affermi che questi agenti hanno lo scopo di “liberare” i lavoratori reali per compiti più importanti, resta il fatto che sempre più IA possono svolgere ruoli un tempo ricoperti da esseri umani.
Cosa accadrebbe se la casella di posta della tua azienda venisse automaticamente ordinata e risolta da un bot in grado di rispondere in base ad anni di dati, linee guida interne e contesto? Oppure immagina un’intelligenza artificiale in grado di apprendere realmente le esigenze specifiche della tua azienda, creare report, gestire funzioni HR e persino prenotare riunioni senza intervento umano. Sembra fantascienza? È reale e sta accadendo proprio adesso.
L’impatto dei nuovi dipendenti dell’intelligenza artificiale di Microsoft sul tuo lavoro#Microsoft ha lanciato un’iniziativa rivoluzionaria #autonomo #AI #agenti in grado di gestire in autonomia compiti aziendali complessi, dalla qualificazione commerciale alla #catena di fornitura gestione. Questo #trasformativo #tecnologia promette di…
— Bernard Marr (@BernardMarr) 23 ottobre 2024
Questi dipendenti virtuali hanno dimostrato il loro valore nella ricerca legale e nel supporto IT. Si ritiene che i nuovi agenti AI di Microsoft siano il motivo per cui Thomson Reuters e Pets at Home hanno ottenuto enormi guadagni in termini di produttività e risparmio sui costi. Un’azienda ha ridotto del 90% i tempi di onboarding dei nuovi assunti. Quando questi strumenti di intelligenza artificiale inizieranno a essere implementati, gli esseri umani potrebbero sentire la pressione delle controparti virtuali che non hanno bisogno di fare pause, vacanze o dormire.
Microsoft non è l’unica azienda che corre per sostituire (o meglio, assistere) i lavoratori umani. Tuttavia, ci sono alcuni primi critici e la concorrenza è sempre alle calcagna (anche se non necessariamente in senso positivo), principali concorrenti come Salesforce. Recentemente, il CEO di Salesforce Marc Benioff ha dato agli sforzi di Microsoft nel campo dell’intelligenza artificiale un ritorno non convenzionale, colpendo il colosso di Redmond per i suoi fallimenti riguardo alle aspettative dei clienti. Man mano che sempre più aziende iniziano a utilizzare i dipendenti virtuali di Microsoft, è chiaro che il gigante della tecnologia sta investendo nell’intelligenza artificiale come futuro del lavoro.
Ma per ora, la forza lavoro virtuale di Microsoft sta lavorando sulla noia che gli esseri umani sono fin troppo ansiosi di trasmettere a una macchina. Man mano che diventano più sofisticati, non si può fare a meno di chiedersi: quanto tempo passerà prima che saliranno sulla scala aziendale?
Credito immagine: Furkan Demirkaya/Ideogramma