Che SpaceX sia un’azienda chiave in questa nuova era d’oro dell’esplorazione spaziale è indubbio. Ne abbiamo avuto una chiara dimostrazione lo scorso anno, con i primi voli con equipaggio del Crew Dragon, un successo che ha permesso alla NASA, per la prima volta dopo molti anni, di effettuare un cambio di equipaggio sulla Stazione Spaziale Internazionale senza dover fare affidamento su collaborazione russa.
Stiamo anche assistendo a grandi progressi da parte di SpaceX nell’andare oltre. Il programma Artemis dell’agenzia spaziale statunitense, con il quale gli esseri umani torneranno sulla Luna in questo decennio e metteranno piede su Marte per la prima volta nel prossimo, fa molto affidamento su SpaceX. Iniziamo menzionando questi punti perché crediamo sinceramente che i contributi di questa compagnia all’esplorazione dello spazio siano notevoli e molto positivi.
Tuttavia, così come non abbiamo problemi a riconoscere i meriti dell’azienda, il mio polso non trema se dobbiamo scrivere delle sue sciocchezze, e purtroppo ce ne sono. Il primo esempio è stato, ovviamente, il lancio di una Tesla Roadster nello spazio. L’assurda dimensione è stata effettuata come test del Falcon Heavy e, da allora, un oggetto viaggia inutilmente nello spazio, dimostrando che la nostra capacità inquinante va oltre il nostro pianeta.
C’è poi la questione del turismo spaziale. È vero che su questo punto SpaceX non ha ancora fatto nulla, rispetto a Virgin Galactic e Blue Origin, che già qualche settimana fa hanno effettuato i loro primi voli in questa direzione. Tuttavia, questa inerzia non è perché ne abbiano dei dubbi, ma perché la loro offerta mira ad essere molto più premium di quella di entrambe le compagnie, offrendo voli spaziali “reali”, con alcune orbite verso il nostro pianeta e, chissà, forse nel futuri viaggi di andata e ritorno sulla Luna.
Un altro problema, legato anche a SpaceX, sono i problemi che la costellazione di satelliti Starlink causa agli astronomi. L’osservazione dello spazio è un’attività molto importante per una moltitudine di attività. È vero che dopo i primi lanci, l’azienda sta studiando varie misure per mitigare parte di questo impatto, ma è qualcosa che avrebbe dovuto contemplare prima di iniziare a lanciare satelliti come se fosse la fine del mondo.
Ora in collaborazione con la startup canadese Geometric Energy Corporation, metterà in orbita un satellite che mostrerà pubblicità. Sì, avete letto bene, pubblicità nello spazio.
Il concetto su cui stanno lavorando Geometric Energy Corporation e SpaceX è un piccolo satellite con uno schermo, il cui contenuto verrà catturato da una telecamera puntata su di esso, e ritrasmetterà il suo segnale alla Terra, da dove potrà essere osservato attraverso Internet. E come si può contrarre questa pubblicità? Pensiamo che nel profondo lo abbiate già immaginato: con le criptovalute, più precisamente con Dogecoin.
È vero che stiamo parlando di un piccolo satellite, sì, che sarà totalmente impercettibile dalla Terra, ma non è meno vero che SpaceX sta già generando un’enorme congestione di satelliti attorno alla Terra con Starlink, e che aggiungendo, anche se solo uno in più, con uno scopo così assurdo come questo, sembra essere una dichiarazione d’intenti sulla poca, se non zero, preoccupazione dell’azienda e del suo CEO, Elon Musk, di fare un uso razionale dello spazio.