Martedì, un giudice federale ha stabilito che lo sforzo legale dell’ex presidente Donald Trump per riattivare il suo account Twitter dovrebbe essere trasferito dalla Florida alla California.
A gennaio, il presidente Trump è stato sospeso da Twitter dopo l’incidente al Campidoglio degli Stati Uniti. Secondo Twitter, la decisione è stata presa “a causa del rischio di ulteriore incitamento alla violenza”. A luglio, Trump ha intentato una causa contro la sospensione di Twitter.
Trump perde i tentativi di citare in giudizio Twitter in Florida
La mozione di Twitter per trasferire il caso è stata accolta martedì dal giudice distrettuale degli Stati Uniti Robert N. Scola, Jr., con l’affermazione di Trump di essere esente dai termini di servizio di Twitter perché era un presidente in carica quando il suo account è stato disattivato e legalmente incapace di accettare una clausola di selezione del forum viene respinta. La clausola, che tutti gli utenti di Twitter devono accettare per poter utilizzare il servizio, stabilisce che le controversie legali tra gli utenti di Twitter saranno risolte presso la Northern District Court of California.
La sentenza di Scola recita: “Anche supponendo che Trump stesse usando il suo account nella sua veste ufficiale, Trump non ha avanzato alcuna autorità legale per sostenere la sua tesi di soddisfare il secondo requisito dell’esenzione: che è “legalmente incapace di accettare la legge di controllo”. , giurisdizione o clausole sulla sede…”
Scola ha concluso che la causa contro Trump “non ha alcuna influenza sul procedimento in corso perché non ha considerato l’applicabilità della clausola di selezione del forum di Twitter, in particolare, se Trump fosse esentato dai suoi requisiti nella sua qualità di presidente”.
L’uso di Twitter da parte di Trump ha rivoluzionato la politica permettendogli di staccarsi dai media convenzionali e tentare di ottenere il controllo della narrativa. In seguito alla rivolta di Capitol Hill negli Stati Uniti a gennaio, Twitter, Facebook e YouTube lo hanno bandito dalla loro piattaforma.
Trump ha citato in giudizio quelle piattaforme, rivendicando la censura e le infrazioni del Primo Emendamento, nonostante il fatto che il Primo Emendamento protegga gli individui piuttosto che le aziende private.
Mentre quelle cause si fanno strada attraverso il sistema giudiziario, Trump ha dichiarato la scorsa settimana che intende lanciare un social network rivale chiamato Truth Social.
Potete scaricare la sentenza di Scola da questo link.