La pubblicità non sta dando a Twitter le prestazioni desiderate in modo che possa crescere a un buon ritmo, quindi dalla piattaforma bluebird stanno cercando formule che permettano loro di avere un reddito ricorrente e stabile che permetta loro di ridurre la loro dipendenza dalla pubblicità.
Twitter considera le opzioni basate sull’abbonamento per ridurre la sua dipendenza dalla pubblicità
Per avere una migliore comprensione della situazione, l’attività pubblicitaria di Twitter ha avuto una crescita più lenta rispetto a rivali come Snapchat o Facebook Inc, secondo EMarketer, dove Twitter non raggiunge nemmeno l’1% del mercato globale della pubblicità online.
Non è la prima volta che ne parliamo, ma ora arriva una nuova relazione Bloomberg evidenziando alcune delle possibilità attualmente allo studio per l’integrazione in abbonamento, secondo fonti vicine all’azienda, che hanno voluto restare anonime.
Tra le possibili opzioni ce n’è una che avrebbe il nome in codice “Rogue One”, di cui non si sa più nulla. Sul tavolo anche la possibilità di poter pagare altri utenti per accedere a contenuti esclusivi, che potrebbero essere implementati in modi diversi.
Sul tavolo c’è anche l’idea di offrire un feed senza pubblicità, sebbene questa opzione comporti dei rischi per l’attività pubblicitaria dell’azienda, sebbene faccia pagare per l’uso di TweetDeck, per video di qualità superiore, per metriche analitiche più avanzate, o anche per sono disponibili anche nuove opzioni di personalizzazione dell’account.
Lungo il percorso è esclusa la verifica dell’account utente, che consente a determinati utenti di distinguersi su tutta la piattaforma, anche se al momento non è noto se l’azienda abbia intenzione di stabilire alcun tipo di addebito per la futura verifica degli account aziendali.
Secondo Bruce Falck, chief financial officer di Twitter, la società è alla ricerca di opzioni di entrate permanenti nel tempo, riducendo così la dipendenza dagli alti e bassi del mercato pubblicitario, e le considerazioni attuali fanno parte dell’esplorazione iniziale, senza aver determinato la via da seguire per il momento, e comunque, non rappresenteranno ricavi significativi per l’esercizio in corso.
Accade così che questa notizia arrivi pochi giorni dopo l’acquisizione della piattaforma di newsletter Revue, anche se i piani dell’azienda sono sconosciuti per il momento. Tuttavia, a un certo punto, ha preso in considerazione newsletter a pagamento e persino suggerimenti testati per gli utenti tramite Periscope, che presto cesseranno di esistere.