Dopo che ha avuto molto interesse, Vivo ha spiegato come funziona il gimbal Vivo X50 Pro. Ogni volta che registriamo più video con i nostri telefoni cellulari, non solo perché produciamo video di massa da pubblicare sui nostri social network, ma anche perché i telefoni sono avanzati molto in questo senso, permettendoci di dare un aspetto molto professionale anche alle nostre registrazioni se non siamo esperti in materia. Durante la registrazione di video, la stabilizzazione è molto importante per eliminare tutti i tipi di vibrazioni, ma Live farà presto un passo avanti molto importante.
Nel mondo mobile abbiamo la stabilizzazione ottica da molti anni e raro è il dispositivo di fascia alta, e persino medio, che non incorpora l’OIS in nessuna delle sue fotocamere. Ma la stabilizzazione corregge le vibrazioni, non l’inclinazione, e questo è ciò che Vivo vuole correggere portando un sistema di tipo ‘gimbal’ al tuo prossimo Vivo X50 Pro. Un sistema quasi identico a quello che vediamo nei tradizionali ‘gimbal’, ma portato direttamente all’obiettivo del telefono.
Come funziona il gimbal Vivo X50 Pro?
Vivo ha spiegato in dettaglio come funziona il sistema ‘gimbal’ ancorato alla fotocamera principale del suo prossimo Vivo X50 Pro ancor prima di presentare il telefono stesso, dato che non lo aspettiamo fino al 1 giugno in compagnia del suo fratellino, il Vivo X50. Il marchio ha rilasciato un video come parte della sua campagna promozionale per il lancio futuro e questo video si concentra su come funziona lo stabilizzatore.
Vivo X50 Pro ha un OIS a quattro assi e un giunto cardanico a due assi
Se la memoria non si guasta, il Vivo X50 Pro sarà il primo telefono internazionale (senza contare l’Apex 2020 concettuale) ad avere un tale sistema di stabilizzazione e Vivo ci racconta come funziona. Innanzitutto, vediamo come l’obiettivo del telefono abbia il proprio sistema di stabilizzazione OIS, che apporta correzioni laterali per eliminare le vibrazioni durante l’acquisizione video e anche per le fotografie, ma poi il sistema si complica, sebbene Vivo ci guidi attraverso di esso in un video che non lo fa raggiungere un minuto di lunghezza.
Questo sistema di lenti stabilizzate si inserisce a sua volta in un alloggiamento con un ulteriore sistema a due assi, il ‘gimbal’, che permette alla lente di oscillare su se stessa in due direzioni, potendo così rimanere fissa in un punto anche se ruotiamo leggermente il telefono con la mano. Tutto questo, occhio, incorporato in un sistema con uno spessore di 4,5 millimetri, quindi può essere montato senza problemi nel Vivo X50 Pro che verrà presentato in seguito. Il sistema, in cifre offerte dal marchio stesso, promette di essere il 300% più efficiente degli attuali sistemi di stabilizzazione.
Questi sistemi aiutano a mantenere stabile l’obiettivo del telefono durante l’apertura del diaframma per catturare la luce, cioè durante la fotografia stessa. Se la luce ambientale è scarsa, il diaframma deve essere aperto per un tempo più lungo e questi sistemi aiutano la foto a non essere mossa o tremolante. Vivo promette che la sensibilità alla luce del suo sensore, grazie al sistema ‘gimbal’, aumenterà tra il 39% e il 220% a seconda delle condizioni di luce ambientale, quindi potremmo avere fotografie spettacolari. Come sempre, devi testare il sistema.
Intanto non resta che attendere il 1 ° giugno per sapere tutto di questo Vivo X50 Pro che diventerà, se nessuno farà nulla per evitarlo, il primo cellulare internazionale a portare un sistema di stabilizzazione ‘gimbal’ in uno dei suoi occhiali. Vedremo quanto tempo impiega il mercato per clonare questo sistema o per ideare alternative simili, dal momento che i sistemi ‘gimbal’ non sono affatto sconosciuti nel campo della fotografia e del video. Sul cellulare, ovviamente, almeno fino ad ora.