Beijing Xiaomi Mobile Software Co., una società Xiaomi, ha appena pubblicato un brevetto più che curioso: un sistema di rilevamento che fa capolino, un contributo in più ai sistemi di riconoscimento facciale. Al di là della curiosità, l’idea è interessante, poiché nasce dalla mano di un sistema di riconoscimento facciale in grado di analizzare quando c’è più di una persona nella scena e se i loro occhi sono puntati verso lo schermo.
Spiegheremo come funziona, l’hardware alla base di questo brevetto e lo scopo principale di includere questa funzione in un dispositivo.
La tecnologia anti-capolino di Xiaomi
Xiaomi ha ufficializzato un nuovo brevetto con il numero di pubblicazione CN112492103A, chiamato (dopo la traduzione dal cinese) “metodo telefonico, dispositivo e supporto di memorizzazione Anti-Myron”. Il nome dice abbastanza, ma la tecnologia alla base di questo brevetto è curiosa.
Il brevetto riporta un sensore in grado di rilevare intrusi che guardano lo schermo, purché si trovino entro un certo raggio.
È un sensore che funziona in tempo reale per rilevare almeno un volto che appare all’interno di un intervallo predeterminato. Cioè, oltre al volto della persona che sta già guardando il cellulare (qualcosa che è già rilevato dai telefoni attuali), c’è un sensore specifico che rileva il volto delle persone che potrebbero guardare il nostro schermo.
L’obiettivo principale è impedire lo spionaggio dell’utente per salvaguardarne la privacy, impedendo ad altre persone di vedere contenuti riservati. Non ci sono dettagli sull’integrazione del sensore, ma per funzionare correttamente dovrebbe essere integrato in un sistema simile al Face ID di Apple, che Xiaomi ha già provato ad emulare con il Mi 8.
Come avvertiamo sempre i brevetti, i brevetti sono brevetti, poiché mostrano solo l’interesse di un’azienda che sta lavorando sulla tecnologia. Non ci sono dettagli sull’arrivo di questo sensore su nuovi dispositivi dell’azienda.