Xiaomi e altre otto società entrano di nuovo nella lista nera degli Stati Uniti.
Con solo pochi giorni rimasti in carica, l’amministrazione Trump continua ad aggiungere società alla sua lista nera, Xiaomi, Offshore Oil Corporation e Comac fanno ora parte di un nuovo ordine esecutivo. Ciò impedisce alle società americane di condurre transazioni e affari con loro.
Le società saranno bloccate dal fare affari negli Stati Uniti e gli azionisti e i contratti avranno il tempo di vendere o terminare i loro rapporti con le società fino all’11 novembre 2021.
Xiaomi e altre 8 aziende cinesi entrano nella lista nera degli Stati Uniti
Xiaomi ha superato le vendite di Apple quest’anno ed è diventata il terzo marchio più venduto nel mondo dei dispositivi mobili. La società è quotata per presunti collegamenti con il governo cinese e le sue azioni sono scese del 14% dopo essere state inserite nella lista nera. La scorsa settimana, il governo Trump ha aggiunto 8 applicazioni di aziende cinesi, tra cui AliPay e WeChat Pay.
Oltre a bloccare gli affari con queste società, l’amministrazione Trump ha anche annunciato che fornirà nuove regole che consentiranno loro di porre il veto alle importazioni statunitensi di materiali e tecnologie sensibili dalla Cina e da altri paesi con caratteristiche simili.
Le regole tengono conto di sei categorie e si applicherebbero sia al software che all’hardware. Si tratta di una vasta gamma di prodotti, che vanno dall’infrastruttura di comunicazione, alle reti, all’intelligenza artificiale e al calcolo quantistico. Include anche applicazioni che raccolgono dati e l’utilizzo di servizi cloud.
Finora non ci sono commenti da parte di Xiaomi o del governo cinese sull’argomento. Da parte sua, Joe Biden, presidente eletto degli Stati Uniti, non ha ancora chiarito la sua posizione sulle attuali relazioni tra i due Paesi.